Ilaria Franco e Fabbiano Benazzi

Lentocipedi: ci presentiamo, siamo Ilaria e Fabbiano.

39 anni lei, piemontese DOC, lunatica, estroversa e creativa

53 anni lui, ex Cremonese trasferito per amore, paziente, premuroso e burlone, mia forza e compagno insostituibile.

Siamo sposati da 14 anni e da qualche anno ci siamo riscoperti “Lentocipedi”: amanti del biciclettare, a misura di tutti, grandi e piccini. Sin da subito abbiamo aperto una pagina Facebook con il desiderio di raccontare la nostra personale esperienza: gitarelle e piccoli viaggi, da soli o in compagnia. Siamo ciclisti della domenica e a volte neppure quella, senza pretese, solo con la voglia di condividere le nostre esperienze con chi come noi, non ha proprio “il fisico” del ciclista, ma ritrova nel biciclettare un ritmo lento e sostenibile. Ad ogni giro di ruota abbiamo riscoperto il nostro tempo, il piacere degli incontri, lo sguardo che si posa su ciò che ci circonda, ciò che superi e accogli.

Insieme condividiamo molte passioni tra cui i viaggi, le passeggiate in montagna e i giri in bicicletta. Lo scoutismo ci scorre nelle vene; amanti della buona cucina e del cucinare, della buona compagnia e della musica, della natura.

Progetto | Autori | Ilaria Franco e Fabbiano Benazzi
Ilaria Franco e Fabbiano Benazzi
Gli autori di Impronte | Ilaria Franco | Insieme alle Marmore

Ilaria Franco e Fabbiano Benazzi

Dopo una serie di giretti nei dintorni, di cui cerchiamo sempre di dare indicazioni sulla nostra pagina, il più possibile precise e attendibili, anche rispetto alle necessità di famiglie con piccini al seguito, nel 2020 abbiamo intrapreso il nostro primo ciclo viaggio tra Assisi e Roma lungo la Via dell’Acqua.

È stata un’avventura incredibile, ci ha fatto sentire davvero protagonisti di quel tempo, un tempo che la bici ci ha fatto godere lentamente, una pedalata alla volta, dilatando spazi e incontri, giorni… che non potremo più dimenticare. Da allora le nostre vacanze le abbiamo fatte in bici.

Le nostre mete per ora sono sempre state in Italia, nel nostro Bel Paese, un po’ perché è tutto “tanta roba” un po’ per adattare al meglio le nostre possibilità ed esigenze. Dopo Umbria e Lazio, abbiamo attraversato il Nord Italia da Cremona a Rimini e poi giù fino a Porto San Elpidio nelle Marche. L’anno scorso siamo partiti da casa per arrivare in Liguria fino a Sanremo.

In questi viaggi abbiamo goduto di ogni km, sorriso, lacrima e goccia di sudore.

Abbiamo gioito con gli amici di sempre, al nostro primo BAM!, trascinandoli con il loro cucciolo in bici con noi.

Nel cassetto dei prossimi sogni c’è un viaggio verso il nord Europa, da buoni Lentocipedi amiamo la pianura! Vorremo che i nostri giretti, le nostre piccole avventure facessero sentire i nostri lettori incoraggiati e accolti. Noi sentiamo forte il bisogno di lentezza in un mondo che corre all’impazzata; ci mettiamo il fisico che possiamo, ma abbondiamo di cuore!

Potete trovarci sulla nostra pagina Facebook e su Instagram come: Lentocipedi

Ilaria Franco e Fabbiano Benazzi hanno scritto su Impronte – Storie a pedali numero 3/2022

Ilaria Franco e Fabbiano Benazzi

Lungo la Via dell’Acqua

Tracce di due ciclisti improvvisati

Altro che “improvvisati”. Sono super simpatici, sono due grandi viaggiatori, il loro racconto ci conduce sulla Via dell’Acqua, affrontato tappa dopo tappa con la forza di volontà e l’amore di questa coppia che pedala insieme da Assisi a Roma.

Finisce così la nostra avventura, breve, ma al giusto ritmo, quello lento della bici. La Via dell’Acqua è un percorso tanto bello quanto accessibile a tutti. Mantenerlo pulito, ben segnalato, prendere accordi con così tanti Comuni non sarà stata un’impresa facile, ma il risultato è qualcosa di davvero prezioso. I cammini non sono solo piste ciclabili su cui pedalare, fare sport, svagarsi. Certo sono anche questo, ma sono anche luogo di incontro, scoperta, cultura. Grazie a tutti i ciclisti incontrati, i vostri saluti, alcuni timidi appena accennati altri generosi come un abbraccio, sono stati una pacca sulla spalla preziosa, un’incitazione a non mollare. Grazie a tutte le brezze leggere, che ci hanno rinfrescato dal caldo e sospinto lungo la strada. Grazie alle strutture tutte, che ci hanno ospitato, disponibili e accoglienti, che ci hanno regalato l’opportunità di conoscere il territorio e apprezzarlo ancor più. E infine grazie a mio marito Fabbiano, senza il quale non ce l’avrei mai fatta: ha sopportato i miei brontolii, i pianti e regalato sorrisi nei momenti di tensione, mi ha spronato e incoraggiato sempre. A Te mia roccia, fedele compagno di sempre, dico grazie.

Pur essendo sempre stata una persona dinamica e sportiva, avendo anche praticato diversi sport nella mia vita, so di non avere il classico fisico del ciclista e sportivo, anzi! I chili in più si sentono eccome, qualunque cosa tu faccia, anche in bici. L’obesità è una malattia, non è sempre facile averci a che fare, ma il mio invito è quello di non arrendersi. Lo sport, il movimento non sono fatti solo per chi ha il fisico. A volte ci si chiude in casa pensando di non essere adatti, di non poterci riuscire. È capitato anche a me. Ma posso dirvi che, anche se bisogna andare più piano e metterci un giorno in più, o scendere e spingere qualche volta, la soddisfazione sarà sempre grande.

Alle 7,00 di questo fresco mattino, bici cariche, ripartiamo per il nostro terzo giorno di avventure. La stanchezza inizia a farsi sentire, ma a parte una mia lieve caduta su sterrato, tutto va bene, le bici reggono egregiamente la loro
prima piccola impresa, giusto una gonfiata alle gomme e sono al top. Prima di partire per Assisi abbiamo fatto qualche giro di allenamento, ma forse l’aspetto più faticoso dei viaggi in bici è pedalare per più giorni di seguito. L’adrenalina comunque è tanta, la voglia di arrivare pure, senza contare tutte quelle persone care, amici e pareti, che
ci si sono strette intorno per questo viaggio: si tengono aggiornati e fanno il tifo per noi. Come canta la nostra canzone: “…dimmi tu dove hai trovato quella forza per andare? L’ho trovata dentro agli occhi di chi mi ha saputo amare!”. Pedaliamo all’ombra della Val Nerina, sempre sulla Green Way del Nera; le indicazioni della Via sono sempre chiare e ben visibili. Questa mattina arriveremo alla Cascata delle Marmore.

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